LE PRINCIPALI NOVITÀ DI HORIZON EUROPE
European Innovation Council (EIC)
La Commissione ha istituito in Horizon Europe lo European Innovation Council, già avviato in fase pilota nell'ultimo periodo di Horizon 2020, come "sportello unico" per attrarre e sostenere tutti i tipi di innovatori e di imprese innovative.
L'EIC è infatti aperto a tutti i tipi di innovatori, dai singoli individui alle università, agli organismi di ricerca e alle imprese (PMI, comprese le start-up e, in casi eccezionali, le small mid-caps), dai singoli beneficiari ai consorzi multidisciplinari. Almeno il 70% del bilancio EIC è dedicato alle PMI.
L'EIC si concentra principalmente sull'innovazione rivoluzionaria e dirompente (breakthrough), mirando in particolare all'innovazione creatrice di mercato (market-creating), pur sostenendo anche tutte le altre tipologie di innovazione, compresa quella incrementale.
Le Mission
Horizon Europe prevede il lancio di missioni di ricerca e innovazione, finalizzate ad aumentare l'efficacia dei finanziamenti perseguendo grandi obiettivi chiaramente identificati e a risolvere alcune delle più grandi sfide del nostro tempo.
Ogni missione includerà un portafoglio di azioni – progetti di ricerca, misure di policy o anche iniziative legislative – dirette a raggiungere, entro un arco di tempo prestabilito, un obiettivo audace, misurabile e rilevante per la società, che non potrebbe essere ottenuto attraverso azioni singole.
Le Missioni del Programma Quadro aspirano inoltre a mobilitare risorse aggiuntive a livello europeo, nazionale e locale, a mettere in relazione le attività tra diverse discipline e differenti tipologie di ricerca e innovazione e a rendere più facile per i cittadini comprendere il valore degli investimenti in R&I.
La Commissione europea ha identificato cinque aree di missioni:
- Cancro
- Adattamento al cambiamento climatico, compresa la trasformazione della società
- Oceani, mari, acque costiere e interne sani
- Città climaticamente neutre e intelligenti
- Cibo e terreni sani
Cooperazione internazionale rafforzata
Horizon Europe prevede la possibilità di estendere l'associazione ai Paesi terzi dotati di una buona capacità nella scienza, nella tecnologia e nell'innovazione, a patto che essi siano caratterizzati da un'economia di mercato aperta, che preveda un trattamento giusto ed equo dei diritti di proprietà intellettuale, il rispetto dei diritti umani, e sia sostenuta da istituzioni democratiche.
La nuova generazione di Partenariati
Horizon Europe continuerà a sostenere Partenariati europei (European Partnerships) tra la Commissione, da un lato, e i Paesi membri, il settore privato, le fondazioni e altre parti interessate, dall'altro. L'obiettivo è quello di affrontare le sfide globali e la modernizzazione industriale attraverso sforzi concertati di ricerca e innovazione.
Mettendo insieme partner privati e pubblici, i Partenariati europei aiutano a evitare la duplicazione degli investimenti e dovrebbero contribuire a ridurre la frammentazione delle attività di ricerca e innovazione nell'Unione europea.
Il programma stabilisce le condizioni e i principi per la creazione di tre nuove tipologie di Partenariati:
- Partenariati co-programmati
- Partenariati cofinanziati
- Partenariati istituzionalizzati
Open Science
Horizon Europe sostiene pienamente i principi di Open Science (scienza aperta) come approccio al processo scientifico basato sul lavoro cooperativo e sulla diffusione della conoscenza. La Open Science rientra – novità assoluta – nella valutazione della proposta di progetto. L'approccio Open Science si sostanzia nei seguenti elementi obbligatori e raccomandati.
Elementi obbligatori, una volta che il progetto è stato finanziato:
- Accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche risultanti dalla ricerca finanziata dal Programma Quadro;
- Accesso aperto ai dati della ricerca, compresi quelli alla base delle pubblicazioni scientifiche, secondo il principio "as open as possibile, as close as necessary".
La gestione responsabile dei dati di ricerca deve essere inoltre garantita in linea con i principi di "reperibilità", "accessibilità", "interoperabilità" e "riutilizzabilità" (FAIR), tenendo in considerazione anche la conservazione a lungo termine dei dati.
Elementi raccomandati, che però rientrano nella valutazione della proposta di progetto:
- nella eccellenza scientifica viene valutato come il progetto adotterà e adatterà pratiche Open Science (open peer review, dati FAIR aperti, condivisione di metodi, protocolli, software…);
- nella solidità del consorzio viene valutata l'esperienza in pratiche Open Science;
- nella sezione sull'impatto la Open Science contribuisce alla massimizzazione.