en-Distretti del cibo 2020: Supporto allo sviluppo delle filiere agroalimentari in Italia.
Il Bando Distretto del cibo concede un contributo a fondo perduto per progetti di investimento in agricoltura e agroindustria, nei territori oggetto dei Distretti del cibo istituiti dal Mipaaf.
Il 17 Marzo, per mezzo di un Comunicato Stampa, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha prorogato al 18 maggio 2020 i termini per la presentazione delle domande di accesso ai Contratti di distretto del cibo e ai Contratti di distretto Xylella.
Chi può richiedere l'agevolazione
Possono richiedere l'agevolazione tutte le imprese, in forma singola o congiunta, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare e che hanno programmi di investimento da realizzare nei territori dei Distretti.
Programmi di investimento ed agevolazioni previste
Il contributo a fondo perduto varia a seconda del territorio nel quale viene realizzato l'investimento, della dimensione d'impresa e delle spese ammissibili complessive, nelle misure di seguito riportate:
Per gli investimenti destinati alla produzione primaria
- fino al 40% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;
- fino al 25% nelle altre regioni
Per investimenti in attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
- fino al 35% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;
- fino al 25% nelle altre regioni
Per la partecipazione ai regimi di qualità e misure promozionali
- fino al 25% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;
- fino al 15% nelle altre regioni
Per gli aiuti alla ricerca e allo sviluppo
- fino al 40% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;
- fino al 35% nelle altre regioni
Per investimenti nella trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, la partecipazione a fiere e la produzione di energia da fonti rinnovabili
- fino al 35% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;
- fino al 25% nelle altre regioni
L'importo massimo previsto per il contributo è pari a 2,5 milioni di euro.
Distretto del cibo: incentivi per gli impianti di biometano
Anche gli impianti per la produzione di biometano rientrano tra i programmi di investimento ammissibili per i Contratti di Distretto del cibo. Questa agevolazione è cumulabile con i CIC ai sensi dell'articolo 6, comma 10 del Decreto biometano.
In questo caso, però, le condizioni per ottenere l'agevolazione sono le seguenti:
- impianto di proprietà di un'impresa agricola;
- impresa classificata come piccola o media impresa;
- L'impresa deve aderire ad uno dei distretti italiani del cibo;
- biomasse esclusivamente da scarti di lavorazioni agricole o agroindustriali;
- biocarburante (biometano) non prodotto da colture alimentari;
- impianto di nuova realizzazione
- costruzione dell'impianto non avviata alla data della domanda.